Due i gruppi che si riferiscono all’area dell’adozione: uno per le coppie in attesa e per quelle con bambini appena arrivati; uno per le famiglie adottive con figli più grandi. Il gruppo delle famiglie affidatarie sta crescendo di numero, grazie all’avvio di nuovi affidi.
Le giornata di convivenza rappresentano un punto di riferimento anche per le famiglie che vivono l’accoglienza in modi e forme diverse. Sono proposte in queste occasioni testimonianze su diversi temi legati all’affido, all’adozione, all’ospitalità, alla promozione dell’accoglienza. Ma non manca lo spazio per condividere il pranzo e per giocare con i bambini.
L’Associazione propone un momento di incontro mensile specifico per chi ha familiari in condizioni di particolare fragilità e disagio. Un punto di ascolto per le famiglie, tenuto da un’assistente sociale, è offerto su appuntamento.
L’ospitalità dei parenti dei malati che arrivano a Firenze per curarsi è un’altra dimensione dell’Associazione in Toscana, grazie alla disponibilità di molte famiglie che praticano questa semplice, ma importantissima forma di accoglienza.
L’Associazione si è formalmente costituita come sede regionale nel 2007. E’ presente in Toscana, però, da molto più tempo. Già da due anni dopo la costituzione a livello nazionale, partecipavano alla giovane associazione alcune famiglie che in quel periodo si stavano affacciando all’esperienza dell’affido, appena regolato dalla legge 184/1983. E proprio all’inizio dell’esperienza in Toscana è legata anche la nascita di un’opera sociale, dedicata all’accoglienza delle mamme straniere con bambini, l’Associazione “Progetto Sant’Agostino” di Firenze , che oggi, ben strutturata e articolata, ha una sua autonoma fisionomia, pur nelle radici comuni.