Presentazione della mostra con Andrea Mazzucotelli, Matteo Negri e Carlo Steiner.
L’architetto Andrea Mazzucotelli è l’autore del progetto.
«La struttura dell’intera mostra evoca l’idea di un’impalcatura di legno, una struttura che serve a edificare, a far crescere un’opera, ma allo stesso tempo la sua natura è provvisoria, temporale. Su queste impalcature sono tesi dei tessuti, memoria della tenda, prima forma di accoglienza e di dimora. La loro trasparenza e la loro presenza discreta simboleggiano il Mistero: la struttura umana è pervasa e riempita, è resa “casa” in grado di accogliere grazie alla presenza di un Altro».
La costruzione è organizzata attorno a una grande piazza su cui si affacciano sedici stanze, che ospitano le opere degli artisti. Aggiunge Mazzucotelli: «Lo spazio centrale rappresenta idealmente la realtà di Famiglie per l’Accoglienza, mentre le stanze rappresentano le famiglie dell’associazione. La realtà centrale è composta dalle famiglie (le stanze) senza le quali non esisterebbe lo spazio centrale, ma allo stesso tempo senza lo spazio centrale non esisterebbe un luogo attorno al quale le famiglie possano raccogliersi. In questa dialettica tra spazio che genera e a sua volta è generato – sottolinea l’architetto -, nasce l’idea della mostra».