Famiglie con disabili

Gli “Amici di Giovanni”

“Ritrovarsi a 45 anni a ricominciare da capo non è facile. Ci è chiesto uno sguardo diverso, da domandare a Dio, su di noi e sui nostri figli”, dice Tiziana. Suo figlio Giovanni è nato nel 1997, con la sindrome di Down. Lei e suo marito, aiutati dal medico che ne ha accompagnato la nascita e che ha vissuto un’esperienza analoga, incontrano altre famiglie con figli disabili e insieme cercano un ambito in cui aiutarsi a capire il motivo adeguato per vivere con speranza questa circostanza. Non è sufficiente un approccio tecnico al problema dell’ handicap. Così sono nati i primi gruppi degli “Amici di Giovanni”.

“L’ignoto genera paura. Il mistero genera stupore”: in queste due frasi è racchiuso l’aiuto che questi gruppi si danno per il cammino comune tra famiglie con figli disabili. Non è facile non cedere alla paura, quando si pensa al domani del figlio, alle difficoltà che incontrerà in questa società che ostenta in ogni occasione il mito dell’uomo perfetto, sempre vincente.

E’ sempre stata compagna dei ritrovi degli Amici di Giovanni la voglia di un giudizio nuovo sulla paternità e maternità , di uno sguardo che aiuti ad abbracciare umanamente, con la ricchezza e povertà di ognuno, il compito voluto da Dio per noi.

Così si può intuire che la presenza di questi figli non è dovuta ad una distrazione del Creatore: Colui che ha creato tutte le cose ha voluto la loro presenza, vuole bene a questi figli così come sono: allora, passo dopo passo, la paura lascia il posto allo stupore, alla contemplazione di un Mistero più grande.

Dispense

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