Nelle case sono complessivamente accolti 30 minori, per una media di 6 per ogni casa e sono così distribuiti, di età variabile da 1 a 17 anni, con una maggior concentrazione per la fascia di età 11-14.
Nella generalità delle situazioni, i minori incontrano i genitori congiuntamente oppure in alternanza la madre ed il padre quando essi sono separati; per alcuni gli incontri avvengono in ambiente protetto. Nel tempo si sono intensificati e sono migliorati i rapporti dei bambini con la loro famiglia di origine, grazie alla grande cura che le famiglie delle Case mettono nel renderli possibili e nel valorizzarli, alimentando il sentimento di appartenenza alla propria origine come una ricchezza ed un fattore costitutivo dello sviluppo della personalità. I bambini o i ragazzi vengono favoriti ad incontrare i membri della loro famiglia – sia sul piano operativo che su quello psicologico – e vengono aiutati ad accettare le delusioni o a perdonare le mancanze.
Generalmente non esiste un progetto, messo per iscritto da parte del servizio sociale, che in relazione alla proposta di accoglienza del minore nella Casa indichi gli obiettivi. Tuttavia, i rapporti con i servizi sono periodici ed assidui, impegnano molto tempo delle famiglie delle Case, vertono su questioni contingenti, ma anche sulle prospettive, che è necessario costruire da subito.