Giotto e Famiglie per l’accoglienza: così nasce un panettone molto speciale
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Officina Giotto e le Famiglie per l’Accoglienza. Un’amicizia che, come capita spesso, nasce da coincidenze quasi fortuite. In questo caso lavorative. Ce lo spiega Silvia Blecich, che da anni lavora nel consorzio sociale Giotto che nella casa di reclusione padovana dà lavoro a circa 150 persone.
«Io e mio marito Sante lavoriamo nelle cooperative del consorzio Giotto da diversi anni», spiega Silvia, «e il primo sguardo di accoglienza che abbiamo incontrato è stato quello degli amici del carcere. Penso per esempio a R. un amico in semilibertà che è stato spesso ospite nella nostra casa, e che sta all’origine della nostra chiamata a diventare una famiglia accogliente. Quando poi abbiamo conosciuto le Famiglie per l’Accoglienza abbiamo incontrato la stessa umanità, la stessa certezza che non esiste errore o dolore così grande da impedire il bene».
«Così quest’anno quando si è avvicinato il Natale», prosegue Silvia, «è stato semplice proporre l’iniziativa del panettone di Famiglie per l’Accoglienza alla Pasticceria Giotto. Un’occasione per noi di riscoprire e condividere l’origine, il cuore e lo scopo della storia delle nostre opere: l’amore davvero può riscattare tutto».
Di qui l’idea di una partnership tra le due esperienze, che si è concretizzata con la nascita di un panettone Giotto dedicato espressamente alle Famiglie per l’Accoglienza. Si tratta di un panettone “classico” con le caratteristiche di eccellenza proprie di un prodotto al 100% artigianale: lavorazione in larga parte manuale, materie prime di qualità, un impasto soffice e profumato con canditi e uvette, caratterizzato, spiegano in pasticceria, «da un incredibile equilibrio al palato». Al panettone griffato Famiglie, normalmente venduto a 25 euro, si praticano tre euro di sconto (il 12%) mentre altri due euro vengono destinati all’Associazione.
«La Pasticceria Giotto in più occasioni ha legato e continua a legare il proprio nome a realtà e cause sociali: Associazione Coletta, Banco alimentare, Cometa, sostegno ai terremotati, Irea Morini», spiega Roberto Polito, direttore commerciale della pasticceria, «il senso dell’operazione però non è primariamente commerciale, ma va a toccare la natura stessa della Giotto, una pasticceria “sui generis” in cui la ricerca della massima qualità si sposa con un progetto sociale di eccellenza. Allearsi con le Famiglie per l’Accoglienza significa anzitutto entrare in sintonia con un’esperienza di solidarietà sociale, condividerne le ragioni profonde, comunicando anche all’esterno l’immediato – quasi istintivo – riconoscimento tra due bellissime esperienze di accoglienza e riscatto, raccontando le reciproche storie».
Per questo motivo la scelta della pasticceria per questo panettone, di qui a Natale, è puntare su una comunicazione “calda”, fatta di volti e di storie, in cui l’aspetto commerciale rimane quasi sullo sfondo. «Il primo messaggio che abbiamo individuato», spiega Polito, «per l’etichetta che verrà apposta al nastro di rafia che chiude il panettone, è questo: “Migliaia di famiglie che aprono la propria casa e il proprio cuore a chi ne ha bisogno, scambiandosi aiuto, esperienze e conoscenze. È la rete delle Famiglie per l’Accoglienza, diffusa in Italia e all’estero. Ci è piaciuta la loro storia, assomiglia alla nostra: essere insieme per accogliere, contro la cultura dello scarto. Questo magnifico panettone artigianale è dedicato a loro con affetto dai ragazzi della Pasticceria del carcere”».
Insomma, un’interessante offerta natalizia, ma prima ancora l’inizio di un’amicizia e di una curiosità reciproca tra due esperienze con tanti punti in comune, anche inaspettati. La prossima puntata? Fra qualche giorno una piccola delegazione delle Famiglie per l’accoglienza guidata dal presidente Marco Mazzi visiterà i laboratori di via Due Palazzi.
(Eugenio Andreatta)
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Attenzione: per godere di questo panettone entro Natale è necessario concludere l’acquisto/ordinazione entro venerdì 16 dicembre.
Grazie e … buon appetito!
L’incontro di dicembre 2016 nelle parole di Marco Mazzi (video)
E quelle di Roberto Polito insieme a Marco Mazzi (video)