Editoriale: La nostra storia, instancabile apertura
L’editoriale del presidente di Famiglie per l’Accoglienza Marco Mazzi per la Lettera Periodica 99
Bianca non sapeva che la sua vita di mamma, moglie, professionista sarebbe cambiata, quando quella sera le è arrivata la telefonata di un’amica. Le raccontava di un bambino in ospedale, abbandonato e gravemente malato, che aveva bisogno di una famiglia. Le è venuta la domanda: “Perché io non potrei?”.
Aveva pensato di andare a fare volontariato per i piccoli pazienti, ma questa volta si trattava di portarne a casa uno. Subito dopo, lo stupore è stato il sì di suo marito e dei suoi figli. I medici e le assistenti sociali erano convinti che non avrebbero potuto farcela, troppo gravoso il continuo cambio delle sacche per la dialisi, troppo impegnativo il bisogno di continui ricoveri. Invece l’amore e l’accoglienza sono stati più forti, soprattutto è stata un’esperienza di gratitudine e di cambiamento. “Quello che prima contava e conta ancora per le mie amiche, oggi non conta più e siamo felici”. Ora i medici dell’ospedale li chiamano per raccontare ai genitori dei bambini con malattie gravi che è possibile vivere e vivere intensamente. E attorno a loro si è mobilitato un mondo di persone che li ha aiutati, guardati, confortati.
Ci ha detto don Luigi Giussani: “L’uomo di oggi attende, forse inconsapevolmente, l’esperienza dell’incontro con persone per le quali il fatto di Cristo è realtà così presente che la loro vita ne è cambiata”. La realtà ci suggerisce le strade di questi incontri, le occasioni in cui porre la testimonianza di quello che ci è accaduto, della novità e del contributo al bene che l’accoglienza porta.
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