Convivenza per le famiglie di Piemonte e Valle d’Aosta: “La gratuità di fronte ai figli”
Domenica 18 ottobre si è svolto il consueto pellegrinaggio di inizio anno dei soci del Piemonte e Valle d’Aosta. Alla giornata hanno partecipato più di cento persone: è stato un momento semplice di convivenza e affidamento di tutte le nostre famiglie al “don” S. Giovanni Bosco, grande educatore, e a Maria ausiliatrice.
Oltre cento persone alla convivenza di inizio anno per il Piemonte e la Valle d’Aosta: una grande occasione di confronto e compagnia tra le famiglie. Rosario e pranzo insieme hanno preceduto la visita ai luoghi di don Bosco e infine la testimonianza di tre famiglie che vivono esperienza di adozione, affido e ospitalità. Tre testimonianze che con semplicità hanno toccato il cuore alle persone presenti, perché hanno fatto intravedere nell’esperienza dell’accoglienza una convenienza umana che arricchisce e dona significato al vivere. Ecco alcuni passaggi dell’incontro.
“Dico che è bellissimo ospitare una persona che è lontana da te per la vita che ha fatto, ma spesso anche molto vicina, e che ogni giorno rappresenta una provocazione e uno stimolo per andare avanti perché ti fa conoscere un modo di vedere le cose che non avresti mai preso in considerazione” scrive la figlia a Carmen che domenica insieme a suo marito e altre due coppie ci hanno raccontato la loro esperienza di accoglienza.
“L’adozione è un di più, non è per riempire un vuoto. Il di più è legato a questa storia di compagnia vissuta nell’associazione, dove noi per primi siamo accolti e aiutati a dire di sì a Lui anche nella fatica” sintetizzano così i loro dieci anni di cammino nell’adozione e nell’associazione Simona e Stefano.
“Bisogna fidarsi di Dio soprattutto nelle difficoltà in questa strada privilegiata che è l’affido. Ti fa cambiare, ti insegna la gratuità di fronte ai figli e ancora oggi re-imparo a fare il padre” confida Ernesto con Agnese nel loro racconto intenso sull’esperienza di affido che vivono ormai da anni.