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Alle volte sono i figli che ci educano

Lo scorso 11 maggio Alberto e Monia hanno introdotto al gruppo adozione il tema dell’incontro “L’origine dei nostri figli è un ostacolo alla piena maternità e paternità?”.  Sono stati numerosi gli interventi delle persone che hanno condiviso le proprie domande ed esperienze di famiglie adottive, è stato un incontro ricco di stimoli e riflessioni che vogliamo condividere con voi.

La riflessione forse più interessante è stata quella riguardante l’impatto che ha sui nostri figli la questione dell’origine. Come la vivono nei rapporti in famiglia o con gli altri e quali atteggiamenti hanno nel rapportarsi: c’è chi si sfoga con rabbia con i genitori, ma che anche chi si tiene tutto dentro per timore di ferirli. Una situazione che chi ha fatto esperienza di adozione, diretta o indiretta, probabilmente ha in mente.

In questo contesto la libertà del figlio di esprimere i propri sentimenti è una strada da perseguire, anche se difficile e alle volte dolorosa per i genitori. Altre figure adulte come amici ed insegnanti sono spesso fondamentali per il figlio perché possono aiutare il dialogo e suggerire una strada.

Ma questo il più delle volte è chiaro e probabilmente concordiamo tutti, quel giorno c’è stata una sottolineatura importante che vogliamo condividere con voi.

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La domanda sull’origine implica un percorso di lavoro non solo per i figli, che devono essere accompagnati, ma anche per i genitori. E questo non è scontato, perché padre e madre sono chiamati al continuo confronto con i figli, in un continuo allenamento al dialogo che non è affatto scontato nei rapporti in famiglia.

L’origine per i figli è come una ferita con cui si deve fare i conti, senza censurarla o evitarla. Una storia che però viene filtrata dal modo con cui viene vissuta dai genitori adottivi. I figli sono una carta assorbente che attende quello che i genitori sono, più che quello che dicono. La stima dell’origine da parte dei genitori diventa una risorsa importante per accompagnare i figli nel loro percorso.

Ed è qui il lavoro alle volte meno evidente e che rischia di essere trascurato: stimare l’origine e valorizzare i genitori naturali. E’ frutto di un lavoro non facile da parte di tutta la famiglia adottiva. Un lavoro molto faticoso ma che rende partecipi di una grande bellezza, specialmente nel momento in cui si riconosce la crescita che ne deriva.

Da questo punto di vista sono i figli che insegnano qualcosa ai genitori adottivi. I figli – tutti i figli, adottivi o naturali che siano – ci educano alla gratuità, cioè a riaccoglierli ogni volta così come sono.