Saluti di Natale: il Gruppo di Milano e la “Canzone dell’adozione”
Il Gruppo Adozione di Milano cresce – sempre nuove famiglie partecipano alle serate di convivenza – e propone mensilmente un momento di ritrovo importante sia per famiglie “storiche” dell’associazione che per nuove che si avvicinano – o già percorrono – al cammino dell’adozione.
Lo scorso 20 dicembre, ha avuto luogo il terzo appuntamento per le serate di convivenza del Gruppo Adozione di Milano. L’occasione si è trasformata subito in una cena conviviale “condita” da una speciale compagnia: la “Canzone dell’adozione” intonata dal suo autore Luciano Nascimbeni e cantata dalla ventina di famiglie (figli compresi) presenti.
Canzone dell’adozione (testo)
Canzone dell’adozione (file MP3)
Il prossimo appuntamento
Sabato 24 gennaio
dalle ore 19.00
presso
Oratorio San Luigi della Parrocchia di Santa Maria Rossa in Crescenzago
Via Belluno 23 – Milano
La cena è al sacco a cura di ciascuna famiglia. I bambini sono benvenuti.
Per i bambini sarà predisposta una sala per i giochi o per la proiezione di un film. Per ragioni organizzative è opportuna la segnalazione di presenza di bambini.
Spunti di discussione per l’incontro del 24 gennaio
Nel corso dell’assemblea in occasione dei lavori del Convegno dei responsabili di Famiglie per l’Accoglienza svoltosi a Peschiera del Garda lo scorso mese di novembre è emerso il tema dell’attesa. A tal riguardo Davide Prosperi, interlocutore delle varie domande dell’assemblea ha sottolineato:
“Dire ‘paziente attesa’ ci fa pensare che l’attesa è un fare niente, aspettare di vedere come va, non
interferire. Sarebbe così se non ci fosse la parola ‘paziente’. Chi ha pazienza, cos’è la pazienza? Uno può
vivere pazientemente la propria condizione solo dentro una certezza, senza che ciò che tu non puoi
dominare non sia accolto come bene. La pazienza è quella di chi vede maturare un seme che non ha
piantato lui. Il seme viene piantato nella terra e per un certo tempo rimane nascosto. La nostra impazienza
nasce dal fatto che vorremmo vedere subito il frutto di questo seme, come se fossimo stati noi a piantarlo,
noi invece siamo la terra nella quale il seme è stato piantato. Quanto siamo impazienti davanti alla nostra
umanità, nel non vedere maturare quel frutto che pure ci è stato promesso, ma un altro ha piantato. Il
tradimento più grande che possiamo avere nei confronti dell’amore a chi ha piantato questo seme, che è
Chi ci ha dato tutto, è abbandonare la terra, è lasciarla inaridire perché il seme è stato affidato a noi e il
nostro compito è che non venga mai a mancare il nutrimento per cui questo, nella modalità e nei tempi che
noi non conosciamo, possa dare il suo frutto. La pazienza è l’amare il seminatore, il riconoscere il bene che
nella vita è dato dal rapporto con chi ha seminato”.
Tale circostanza caratterizza sia il rapporto con i figli ma anche la relazione tra i coniugi. Pensiamo ad esempio il provocante periodo in cui si sta maturando la scelta di rendersi disponibili all’adozione oppure, successivamente, quando si attende il proprio figlio.
Che esperienza facciamo di tale circostanza ?
Informazioni
Tutti i sabati dalle ore 14.00 alle ore 16.00
Cell. 334/8235657 (no sms)
Email: adozione.fpa.milano@gmail.com