“E’ la bellezza che attrae”: le nostre dispense
Quaderno 14 Amici di Giovanni: don Emmanuele Silanos, Nella fragilità un amore senza limiti (videocollegamenti dicembre 2023 e giugno 2024)
Le sfide e gli interrogativi, spesso drammatici, che la realtà impone a chi vive la disabilità propria o in famiglia, non sono esclusivi di questa condizione ma richiamano tutti al significato originale della propria esistenza e del suo compito.
E’ questo il “cuore” dei dialoghi con Don Emmanuele Silanos, vicario generale della Fraternità di San Carlo Borromeo.
<< È importante, per ciascuno di noi, ridirci continuamente che siamo dipendenti: ciascuno di noi lo è, così come lo sono i nostri figli, tutti. E i vostri figli vivono questa condizione di dipendenza in modo ancora più evidente e la loro dipendenza mette ancora più in risalto la vostra e quella di ciascuno di noi: ci ricorda il fatto che anche voi, anche noi siamo dipendenti. Questo in fondo è il tema della vita: aiutarci a fare memoria che noi siamo “rapporto con Qualcuno”. Non siamo da soli: c’è Qualcuno a cui noi apparteniamo. La parola dipendenza, dunque, implica la parola appartenenza. (…)
Ecco, io penso che la nostra vocazione sia quella di essere strumento di questo sguardo, di questi occhi di Dio su ciascuno di loro, lo stesso sguardo che noi abbiamo sperimentato sulla nostra vita, affinché anche le persone di cui ci prendiamo cura siano certe che ciò che loro vivono e ciò che loro sono è importante ai nostri occhi e agli occhi di Dio.>>
Quaderno 84 Accoglienze: don Andrea D’Auria, Amare la libertà dell’altro: la riscoperta di un bene presente (Milano, maggio 2024)
I responsabili nazionali ed internazionali di famiglie per l’Accoglienza si sono ritrovati nel maggio 2024 a Milano. Tema centrale dell’incontro con don Andrea d’Auria della Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo è il rapporto con la libertà nostra e di tutti quelli che incontriamo nel nostro cammino e tramite l’Associazione: libertà che talvolta ci scandalizza perché si esprime, attraverso un rifiuto dell’altro, una negazione.
<<L’immagine che noi abbiamo di Gesù nel Vangelo (…) è che Lui metteva sempre in conto che l’altro potesse dirgli di no; doveva sempre paragonarsi e accettare le “non libertà” di persone che di fronte all’evidenza di parlare con Dio potevano opporre immotivate resistenze. (…)
Il Signore ci dà sempre un’altra possibilità, come l’ha data a te così la può dare a questa famiglia. (…)
Se è possibile per noi questo riscatto, questo cambiamento è possibile anche per te che in questo momento mi stai dicendo di no. Quindi diamo sempre una nuova possibilità. In fondo è questa la Resurrezione di Cristo nella nostra vita: una continua possibilità di appello è riservata a ciascuno di noi>>
Quaderno 85 Accoglienze: don Carlo Grillini, Rapporto coniugale e accoglienza. Il legame tra marito e moglie come prima forma di accoglienza (Treviso, novembre 2023)
Come può il rapporto coniugale rimanere il luogo dove si manifesta e persevera lo stupore per la presenza dell’altro ed essere origine e ambito dell’accoglienza?
<<La persona che ami – da cui ti aspetti una preferenza – è una finestra; bisogna che il tuo pensiero attraversi il vetro, e mentre la guardi e l’abbracci (o sei abbracciato da lei) devi pregare, devi parlare con Dio. Se tu capti un segno senza pregare, senza parlare con Dio mentre lo guardi, mentre lo tocchi, ne fai un idolo (…). Ci si incastra nell’umano, perché l’umano non salva l’umano. L’umano lo salva solo Dio (…). Ma se attraverso la preferenza di tuo marito (o di tua moglie) tu senti quella di Dio, anche se ti abbandonasse, quella preferenza rimane. Se andassimo veramente in fondo, un solo segno della preferenza di Dio sarebbe sufficiente per la vita intera>>
Le dispense di Famiglie per l’Accoglienza si chiamano “Quaderni” perché spesso originano dagli appunti, rivisti dall’autore, di un incontro pubblico così significativo da essere proposto come strumento di lavoro e confronto per tutti. Questi Quaderni sono disponibili presso la segreteria nazionale e le sedi locali dell’associazione o si possono chiedere in occasione degli incontri pubblici.