“Tu vali!”: Roberta racconta l’incontro a Bergamo con Mireille Yoga
La sera di venerdì 6 settembre nella sede di Famiglie per l’Accoglienza di Bergamo si è tenuto l’incontro con una donna speciale: Mireille, di Yaoundè in Camerun.
Eravamo un gruppo nutrito di persone dei vari gruppi dell’associazione, venuti lì solo per ascoltare la storia di Mireille .
Ha parlato di sé e della sua vita, del matrimonio con Victorien , della difficoltà ad avere figli, del servizio nel centro Edimar per i ragazzi di strada, dei dieci figli accolti. Tutto raccontato con una verità che non fa sconti, ripetendo che l’unico suo desiderio era quello di fare quanto voleva Gesù, niente di più. Era Lui che cercava in ogni avvenimento della sua vita. In questa sua ricerca continua della volontà di Dio ci ha raccontato di essere stata molto aiutata dalla compagnia di amici, da don Maurizio Bezzi , dal marito attraverso le cui parole e gesti riconosceva la voce di Gesù. Come in quel giorno in cui il marito le aveva detto: “Tu vali più di 10 figli” permettendole di accettare la sua sterilità, considerata in Africa una maledizione disonorevole. O come quando don Maurizio l’ha chiamata: “Vieni al centro per i ragazzi di strada, hanno bisogno di una madre” ed è diventata, lei sterile, il riferimento per 150 ragazzi dai 6 ai 20 anni, di cui 10 ora vivono in famiglia con lei. O anche quando ha cercato di superare la repulsione che sentiva per una sua sorella di comunità andandola a trovare in ospedale e, cantando con lei un canto di pace e comunione, senza volerlo si era trovata ad accompagnarla ad una morte serena. O quando, durante la celebrazione dei suoi 25 anni di matrimonio, ha chiesto ai suoi dieci figli adottivi o affidati di essere loro questa volta a scegliere liberamente di appartenere alla famiglia. Siamo rimasti tutti commossi, il cuore si è mosso a queste parole. Io sono stata folgorata perché questo modo di vivere la maternità mi ha parlato tantissimo. In questo periodo sto molto riflettendo sulla mia capacità di essere e di essere stat a una madre efficace, anzi direi davanti alla verità di Mireille che come madre mi sento molto in crisi. Ho sentito il desiderio di imparare a essere una madre come lei, che accoglie tutti i ragazzi che incontra senza giudicarli, amandoli così come sono, consapevole che non è Lei a occuparsi di loro, ma è il Signore. Così sono andata a parlarle alla fine e dopo un lungo abbraccio mi ha detto che siamo tutti mendicanti e che i figli vanno amati senza scandalizzarsi di loro e di non avere paura, camminiamo insieme uniti nella preghiera. Grazie Mireille e grazie alla compagnia che ci facciamo mentre camminiamo insieme a Gesù. Ancora una volta mi rendo conto che siamo gli uni per gli altri un’occasione di incontro con il Signore della vita.
Roberta