L’adulto alla prova. Il dialogo con Luca Sommacal alla Fondazione Grossman
Il 30 novembre scorso la Fondazione Grossman ha invitato il nostro presidente Luca Sommacal per un dialogo sul tema della fragilità e sulla difficoltà nelle relazioni, sulla fatica a guardare l’altro come un bene per sé, come qualcuno che entra addirittura nella definizione di sé.
Da questa osservazione iniziale della professoressa Raffaella Paggi “Mi colpiva oggi vedere su Instagram il post di un artista che riesce, non con un ritocco digitale, ma con la pittura, a cancellare le persone dalle fotografie. Guardavo perplessa questa cancellazione, ritenuta meravigliosa ma di per sé inquietante: nel caso di due fidanzati che poi i lasciano, si potrebbe cancellarne uno dei due lasciando perfetta la fotografia. Pensavo che possiamo vivere – e non dico solo i ragazzi, ma anche noi adulti, anzi proprio noi adulti – le relazioni in questo modo: se uno c’è e ti serve in quel momento, sorridi e sei contento, ma appena non ti serve più lo fai sparire. C’è un modo utilitaristico ed estemporaneo di trattarsi che poi ricade anche sui nostri ragazzi” si sviluppa un lungo affondo sulle domande “che cosa significa, per te, essere adulto? Cosa significa educare ponendo un giudizio senza demandare ad altri il proprio compito?”
Luca inizia con un’affermazione già di per sè piena di novità rispetto alla mentalità comune “Il dialogo di stasera è anche l’occasione di riconsiderare con stupore quelle meravigliose fasi dell’età dei nostri figli che sono la pre-adolescenza e l’adolescenza, perché spesso le pensiamo come età balorde, in cui i figli ci tirano matti, che “prima finiscono e meglio è”, e invece sono momenti meravigliosi. Sono momenti in cui si vede veramente fiorire la personalità dei propri figli” per poi sviluppare la domanda Chi è l’adulto?” e ancora “Non tutti gli adulti hanno a che fare con i ragazzi, noi sì e viviamo quotidianamente questa sfida, impegnativa e affascinante, dell’aiutarli a diventare grandi. In questo senso siamo messi alla prova, come cita il titolo di questo incontro… Essere adulto, secondo me, richiede un cammino di maturazione: non siamo già arrivati. E anche essere marito e padre è un cammino. Questo cammino lo si può fare da soli, però è un po’ triste, oppure c’è chi lo fa accompagnato, e ha più gusto. Da chi si è accompagnati nel fare questo cammino?”
Il testo integrale dell’incontro al seguente link https://www.fondazionegrossman.org/wp-content/uploads/2024/03/FG_Ladulto-alla-prova.pdf