“Un segno capace di mobilitare i cuori”: l’Assemblea Responsabili in dialogo con Davide Prosperi
“Una realtà come la vostra non si quantifica in cifre. Il valore della vostra esperienza è di essere segno: un segno capace di mobilitare i cuori, perché è solo dal cuore che può venire il cambiamento”. Così Davide Prosperi, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, ha salutato i responsabili dell’Associazione, che ha incontrato per un momento di lavoro sabato 20 maggio. “Per me è importante che voi ci siate: questa storia è originata nel solco del Movimento, è uno dei frutti più belli del carisma di don Giussani”.
Il dialogo ha preso spunto dal “Filo rosso” e da alcune domande, con il desiderio di condividere l’esperienza in atto e confrontarsi in un giudizio.
Primo tema, seguendo il Filo rosso, quello della fragilità dei nostri figli come di noi stessi. E’ vero, sentiamo il peso opprimente della fatica “ma non ci arrendiamo, in forza di una appartenenza, di una compagnia che rende possibile andare avanti”.
Nell’accoglienza il lavoro quotidiano è guardarsi con una carità vera, con la passione per il destino dell’altro, in modo che nessuno abbia da vivere la sua situazione particolare in solitudine. “Il giudizio culturale che la nostra compagnia incarna è che l’altro non è più solo. E questa – ha ricordato Prosperi – è la vera novità culturale: oggi come duemila anni fa, la comunità cristiana ha creato e reso possibili luoghi di speranza vissuta”.