“Un’avventura oltre le nostre aspettative”
La testimonianza di Liliana di fronte alla provocazione di una circostanza che chiede una grande disponibilità: l’affido di due bambine. Ed il racconto della compagnia fondamentale della famiglia e degli amici.
Verso la fine dell’anno scorso, nel nido dove lavoro come educatrice, vedevo spesso una mamma col pancione, affaticata, seduta sulla panchina dell’atrio, ad aspettare la sua bellissima e vispissima bambina, che usciva dalla sezione dei “Pulcini”. Un pomeriggio la coordinatrice mi chiama e sapendo che appartengo a Famiglie per l’Accoglienza mi chiede se conosco qualcuno disponibile ad ospitare la piccina per pochi giorni, durante il ricovero della mamma per il parto, ormai prossimo. Ho subito sentito la domanda rivolta a me, ma per prendere tempo ho risposto che se non c’era nessuna mamma disponibile l’avrei accolta io.
Ho pensato a mio marito, al fatto che più volte abbiamo parlato di un affido. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare… L’ho chiamato e con mio stupore si è reso subito disponibile. Due giorni dopo avevamo la bimba a casa. E un anno dopo abbiamo accolto anche la sorellina.
Questa avventura ha superato tutte le nostre aspettative, ha coinvolto noi, i nostri figli, i nostri genitori, i parenti, persino gli amici. E’ nato un rapporto straordinario con i genitori naturali. Il papà all’inizio era un po’ dubbioso, poi invece si è totalmente fidato e affidato a noi, come aveva fatto subito la mamma. Si è trattato, infatti, di un affido consensuale e temporaneo.
I genitori sono ora riusciti a trovare lavoro e casa: le bambine rimarranno affidate fino alla fine del mese. Resteranno sempre nei nostri cuori e nella nostra mente. Vivendo questa esperienza ho capito che quando il Papa dice di andare nelle periferie del mondo, chiede anche e soprattutto di partire da noi stessi – estrema fragile “periferia” – per vivere intensamente il reale. Noi abbiamo imparato da loro che cosa siano la vera gratuità e l’appartenenza al Padre.
Liliana