Insieme. Storie d’amore nel comunismo
Un libro per raccontare la possibilità di vivere un amore sponsale, una paternità e una maternità che si dilatano anche all’esterno della ristretta cerche delle relazioni di sangue, diventano luogo di accoglienza e di educazione per molti, germe di una rinnovata società civile.
«…Vuol dire che l’amore è più forte di tutto, che la nostra gioia è immutata, vuol dire “tutto bene”». Otto storie d’amore vissute in epoca sovietica, al di là della cortina di ferro, testimoniano, nella freschezza e nell’intensità di legami che sfidano le peripezie e i drammi della storia, la potenza finale del bene. Nell’ambito di questo amore la persona rinasce, cambia, comincia a vedere ciò che prima non vedeva, a vivere per amore dell’altro, e in tal modo diviene finalmente se stessa.
Quando la grande storia cessa di essere fatta semplicemente di numeri e statistiche e si intreccia con storie personali, si comprendono fattori che aiutano a spiegarne svolte e sviluppi altrimenti incomprensibili. Ad esempio, quanto abbiano pesato nelle vicende dell’URSS e dei Paesi del Patto di Varsavia elementi come la fede, i vincoli familiari, la responsabilità, la libertà, l’attaccamento al vero – ciò che insomma è stato chiamato il «potere dei senza potere», e che traspare, come vittoria della persona sull’ideologia, nei pur drammatici destini dei protagonisti delle nostre storie. Fin dalla rivoluzione del 1917, infatti, uno dei bersagli principali del regime comunista fu la famiglia, che si tentò di scardinare con leggi che favorivano il divorzio e l’aborto, con l’invito sistematico alla «vigilanza ideologica» nei confronti dei propri familiari e alla delazione. E non era un caso: i legami e i valori umani e cristiani che si vivevano in famiglia erano in netto contrasto con la nuova concezione di individuo inteso come un ingranaggio nel grande meccanismo del potere.
Angelo Bonaguro, Marta Dell’Asta, Giovanna Parravicini, Insieme. Storie d’amore nel comunismo, RC Edizioni La Casa di Matriona, 2022