Famiglie per l’Accoglienza Varese in “vacanzina” a Bologna.
Per la seconda volta a Varese Famiglie per l’Accoglienza ha proposto una “vacanzina” con le famiglie che partecipano ai gruppi affido, adozione ed ospitalità della provincia. Il racconto di Gigi.
Da parecchio tempo si pensava di darci un modo per stare qualche giornata assieme e finalmente, con l’aiuto di uno di noi che si è preso a cuore l’organizzazione, a partire dall’anno scorso abbiamo realizzato questo desiderio. Particolare attenzione abbiamo posto sia ai costi, per rendere possibile a tutti la partecipazione, che alla possibilità (visto la brevità del periodo) di raggiungere il luogo in non più di 2-3 ore in auto e al periodo, il weekend dell’Epifania, a rischio atmosferico ma che permette a tanti di esserci.
La meta scelta è stata Bologna, dal venerdì sera a domenica 7 gennaio dopo pranzo. Dovevamo essere in 70 persone ma ci siamo trovati in 35, a causa dell’epidemia di influenza che ha imperversato durante le feste. Da un punto di vista puramente tecnico – organizzativo non ne abbiamo azzeccate tante anche se, comunque, è stato meglio dello scorso anno. Da subito ci ha stupito il clima che si è instaurato tra di noi: chi c’era già stato l’anno scorso in parte già si aspettava una cosa del genere, ma il riaccadere di un gusto nello stare assieme ci è parso un dono alla nostra compagnia.
Nell’organizzare il gesto ci siamo innanzitutto preoccupati di privilegiare la convivenza tra di noi e il confronto con amici che nella nostra associazione fanno esperienza di accoglienza: nell’incontro con Simona Sarti e suo marito Andrea sono emerse delle sincere domande di aiuto su come guardare le inevitabili difficoltà che si sperimentano nell’accoglienza in famiglia e loro ci hanno aiutato a guardare al bene del minore accolto rileggendo, a partire da questo, tutte le circostanze.
Una famiglia incontrata in occasione dell’ospitalità dei bambini ucraini, che da poco frequenta i gruppi di mutuo aiuto, ha colto al volo la proposta di questa vacanzina. La sera stessa, al rientro da Bologna, ci hanno scritto: “Grazie a tutti per la condivisione di questi giorni. Ci avete testimoniato come le famiglie, insieme, possano aiutarsi ad abbracciare le difficoltà e i dolori che incontrano sul loro cammino, rendendoli fecondi. Abbiamo potuto sperimentare una bellezza che non è dipesa dal presepe vivente (che non siamo riusciti a vedere), dai fuochi d’artificio (che non sono stati fatti), né dal panorama di san Luca (perché c’era una nebbia da non vedere ad un palmo dal naso). Alla prossima!”.
Abbiamo sperimentato la grazia di una compagnia che, continuamente stupendo, ti prende e non ti molla mai.
Gigi Sartori