News

“La compagnia mi ha aiutato nell’affrontare le difficoltà”

Ritrovo il 5 giugno per la cena conclusiva del lavoro del Gruppo Ospitalità di Varese. Ecco un breve resonconto della serata di Anna.

Il cammino di quest’anno è stato molto puntuale, un incontro al mese circa, che ha permesso il confronto su tematiche come: la libertà di chi accogliamo, la possibilità di ricostruire una relazione anche quando tutto sembra perduto, la povertà come atteggiamento umano e bisogno di essere salvati cioè perdonati e come realtà oggettiva di chi incontriamo nell’ospitalità.

Siamo circa una dozzina: alcune famiglie accolgono i  genitori anziani, altre persone extracomunitarie, chi segue i carcerati, chi i bambini di una casa-famiglia, chi persone con vari disagi. Quest’anno è nata tra noi una amicizia semplice, che ha fatto emergere la convenienza di stare insieme anche se non risolviamo i problemi di nessuno.

“Questa compagnia – sottolinea Licia – mi ha aiutato nell’affrontare in modo più positivo la situazione con i miei genitori anziani, anche se tutte le difficoltà sono rimaste”.

“La responsabilità di quello che facciamo è personale, ma è vissuta con gli altri e questo ci fa trovare le ragioni del nostro operare – commenta Elvira – confrontarci insieme ci aiuta”.

“Io mi sono sentita accolta – racconta Mirela, una signora albanese da poco entrata nel gruppo – mi chiedevo che cosa ci facessi qui, ma c’era qualcosa che mi spingeva a stare con voi. Con la vostra semplicità mi avete fatto sentire bene. E’ il Signore che ci ha fatto incontrare!”.

Abbiamo trovato una frase che può sintetizzare il lavoro che abbiamo cercato di fare quest’anno: “Se l’uomo si abbandona a Cristo trova la ragione di fare le cose di tutti i giorni. Se si abbandona in una compagnia e non resta da solo” ha detto Emanuela.

Ci auguriamo che queste parole continuino ad accompagnare le nostre accoglienze quotidiane e che segnino anche il cammino del prossimo anno.

Anna