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Il bene più prezioso? La nostra amicizia. L’incontro con Giancarlo

La testimonianza di Giancarlo Diodati, medico neonatologo e padre di tre figli di cui uno adottivo, in un incontro pubblico lo scorso sabato 28 gennaio a Torino, un modo allegro e certo di affrontare la vita: “Il bene più prezioso? La nostra amicizia”. 

Giancarlo ha raccontato della sua vita, a partire dal matrimonio con una donna molto diversa da lui, tanto che molti amici dicevano che non sarebbero riusciti a stare insieme, e che invece dura da trent’anni, e da come, proprio da questa diversità, è nata “l’accoglienza della differenza. Perchè ti innamori di ciò che manca. La differenza è ciò che serve a me e, se questo vale nel rapporto con la moglie, allora vale anche per il figlio”.

L’incontro in ospedale col piccolo Daniele, ora trentenne, abbandonato per un problema di salute e che nessuna coppia voleva, ma che ha fatto dire a loro “sì” dopo un confronto serrato con amici e specialisti. Perchè ogni figlio porta in sè un bene molto più grande del problema di salute che può avere.

E oggi questa accoglienza nella loro famiglia ha generato in Daniele l’impeto di voler “restituire quello che ho ricevuto” andando a fare il volontario in Brasile per qualche mese. Ma anche l’altra figlia di Giancarlo, grazie al bene visto e vissuto in famiglia, ha maturato il desiderio di presentare domanda per la disponibilità all’adozione.

La cosa più commovente e insieme divertente è stata l’interpretazione finale di un quadro di Van Gogh: “Dobbiamo guardare al ruolo di madre, come fa la Chiesa con me, che lascia andare il figlio perchè è certa del suo bene. E questa madre è certa perchè c’è un padre, che è Dio, pronto a farsi alla mia altezza e ad indicare la strada del cammino”.