
Il valore dell’accoglienza
Giovedì 3 aprile a Trento si è svolta la presentazione della nuova edizione del libro “Il Miracolo dell’ospitalità” di Don Luigi Giussani, promossa da Famiglie per l’Accoglienza del Trentino-Alto Adige e dal centro culturale “Il Mosaico”.
All’incontro hanno partecipato Paolo Segnana, manager bancario cooperativo, Chiara Pontalti, avvocata e tutrice, Rossano Santuari, vicepresidente nazionale di Famiglie per l’Accoglienza e Milady Bozzato, mamma adottiva, con la moderazione di Luca Tenti, presidente de “Il Mosaico”.
Ciascun ospite si è confrontato con questo libro particolarmente caro alla storia della nostra associazione e che anch’io, come socio, ho riscoperto nell’ultimo periodo. La sfida che mi è sembrato di cogliere nella serata è stata quella di vedere come questo testo, nato da una serie di dialoghi tra i membri della nostra associazione e Don Giussani, potesse rappresentare un punto di lavoro e di stimolo non solo per gli addetti ai lavori, per chi vive un’esperienza specifica di accoglienza con la propria famiglia, ma per chiunque stia davanti con serietà alle domande che la vita gli pone, in famiglia, sul lavoro, nel tempo libero, nelle relazioni quotidiane.
I relatori hanno raccolto positivamente ed in maniera personale questa sfida, confrontando la lettura del testo con la propria esperienza di vita personale, familiare, lavorativa. Paolo Segnana e Chiara Pontalti hanno raccontato momenti cruciali della loro vita, nei quali si sono posti delle domande essenziali rispetto al senso del loro lavoro, che li hanno portati ad alcune scelte e cambiamenti radicali.
Chiara Pontalti si è ritrovata in diversi spunti del libro che ha sintetizzato in parole come: fraternità, condivisione. Ha colto inoltre l’idea di come l’accoglienza non riguardi solamente chi vive un’esperienza di affido o adozione, ma anche chi come lei opera sul campo come professionista nella tutela dei minori. Ha citato al riguardo diversi esempi dal testo, come il caso di chi, pur non potendo vivere direttamente in casa un’esperienza di accoglienza, decide di aiutare un’altra famiglia che la vive stendendo i panni o facendo la spesa per questa.
Paolo Segnana, pur partendo da esperienze personali e lavorative diverse da quelle raccontate nel testo, ha individuato nel libro una fonte di ispirazione, trovando nella lettura molti elementi forti che non lo lasciavano indifferente.
Infine Milady Bozzato ha ripercorso la sua storia familiare raccontando di come questo testo l’abbia ultimamente aiutata, anche grazie al lavoro di confronto che si sta facendo nell’ultimo anno e mezzo all’interno di un gruppo di “giovani” dell’associazione. Nel suo racconto è emersa fortemente la gratitudine per aver trovato nell’associazione, assieme al marito, un luogo in cui essere voluta bene ed accolta lei in primis, esperienza che ha permesso loro di arrivare al passo dell’adozione non come vuoto da colmare, ma come cammino a partire da un bene già presente.
In sintesi, dai vari interventi è emerso chiaramente come questo libro, pur partendo da un tema specifico, quello dell’accoglienza familiare, possa essere un’occasione di approfondimento per tutti, in quanto contiene spunti e riflessioni che riguardano l’esperienza di ciascuno di noi, impegnato nei rapporti e nelle relazioni quotidiane, in famiglia come sul lavoro o negli ambiti di vita più vari.
Leonardo