
È a gennaio che uno impara a sperare la primavera
Come è difficile amare gratis. Come è difficile farlo quando le cose sono imponderabili.
Come è difficile amare a gennaio, quando tutto è ricoperto di nebbia e ghiaccio.
È da queste riflessioni di Federico Picchetto che vogliamo partire per un dialogo sull’adozione, sul bene che questa è per tutti, sulla positività di un’esperienza che don Luigi Giussani definì a suo tempo “l’inizio di una società più umana, perché fatta di persone appassionate al destino degli uomini”.
E vogliamo farlo proprio in questo periodo storico, in cui il progetto che il Consiglio federale svizzero sta portando avanti sembra dirci il contrario, sembra mettere in discussione tutto.
A partire dalla sua esperienza di educatore e di figlio adottivo, Federico Picchetto ci aiuterà a riflettere su un tema che riguarda tutti: quello della genitorialità.
Perché, come ha recentemente scritto, “questo è la chiave della genitorialità: il senso di contributo, di partecipazione, a una vita che non mi appartiene. Ed è in fondo questo l’unico problema che spiega la grande questione del calo delle adozioni: la crisi della speranza”.
Sabato 8 marzo 2025, ore 17:00
Presso l’Aula Magna delle Scuole elementari centro Nosedo
via Madonna della Salute, Massagno (Svizzera)