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Con lo stesso identico cuore

Allora, faccio prima un cappello…
Non so se sia per colpa o per merito dell’età che avanza, ma non sono affatto preoccupato di quello che io posso fare per l’associazione Famiglie per l’Accoglienza.
Sono invece molto occupato a quello che essa ha fatto e farà ancora per me.
Per farla breve, era il 1989 quando a seguito del primo caso di adozione che io ricordi, da parte di amici che avevamo da poco conosciuto cioè Giancarlo e Letizia, che a Pescara, e di conseguenza in tutto l’Abruzzo, nasceva come ente giuridicamente costituito l’associazione Famiglie per l’Accoglienza.
Eravamo tutti molto incuriositi di quello che stava accadendo, e nello stesso tempo sovreccitati.
Non ci era ben chiaro a cosa servisse, e neanche capivamo l’effettivo valore, capivamo però che ci piaceva e ci volevamo stare.
Per raccontare quanto accaduto da allora forse ci vorrebbe un trattato di migliaia di pagine, cosa impossibile in queste poche righe.
Insomma da allora ad oggi ne è passata di acqua sotto i ponti, ne sono accaduti di fatti, di incontri, delle centinaia e centinaia di persone incontrate.
Molte sono rimaste, diverse non le abbiamo più viste, ma in tutte questo incontro ha lasciato un segno, una specie di ricordo positivo nella memoria, come di una cosa bella accaduta.
Oggi 22 Febbraio 2025 è una data importante, è la data che come Direttivo Regionale (non so quanto consciamente o inconsciamente), abbiamo scelto per sciogliere la nostra associazione come ente costituito.
Dico consciamente o inconsciamente, perché non so quanti se ne siano accorti (io stesso me ne sono accorto solo durante l’assemblea), ma la data da noi scelta del 22 Febbraio del 2025 cade esattamente 20 anni dopo la salita al cielo di don Luigi Giussani, avvenuta il 22 Febbraio del 2005, unico e vero fondatore delle Famiglie per l’Accoglienza.
22 Febbraio giorno in cui la Santa Chiesa Cattolica, celebra la Cattedra di San Pietro Apostolo.
Sarà un segno?
Scioglierci come ente costituito è solo un atto meramente amministrativo.
Noi da sempre siamo stati legati, immischiati, abbracciati agli amici della sede nazionale di Milano e di tutte le altre regioni, insomma non cambia proprio nulla.
Però per chi ha vissuto tutto questo tempo, che qualche domanda possa nascere, credo sia un fatto lecitamente umano.
Ricordo quando la mia prima figlia si è sposata ed è andata via da casa, per formare una sua famiglia, cosa che anche la seconda si sta apprestando a fare.
Pensavo che la mia famiglia si riducesse, che il mio compito stesse terminando…
Ma il buon Dio che spesso mi richiama, mi ha dato un’altra prospettiva.
La mia famiglia non si è ristretta ma si è allargata, con prospettive nuove, con tante sfide da affrontare, e con altre persone da incontrare ed amare.
E’ esattamente quanto ci apprestiamo a fare come associazione, per i nuovi giovani amici che abbiamo incontrato e che si sono implicati in una responsabilità.
Come per i vecchi, con qualche chilo in più e tanti capelli in meno, ma con lo stesso identico cuore.

Errico Fioretti