Pellegrinaggio inizio anno: breve testimonianza di una coppia di amici
Pubblichiamo una breve testimonianza che una coppia di amici ha tenuto al termine del pellegrinaggio di Varese a inizio ottobre.
“La nostra esperienza con Famiglie per l’Accoglienza inizia nel 2018 quando dopo tre anni di matrimonio e la ricerca di un figlio che non arrivava ci siamo aperti ad una diversa possibilità di diventare genitori. Grazie ad una amica abbiamo conosciuto un’assistente sociale dell’associazione di Varese la quale, dopo una telefonata, ci ha invitato a partecipare ad uno degli incontri mensili di mutuo aiuto per poter approfondire il nostro desiderio e così conoscere famiglie che prima di noi avevano intrapreso l’esperienza dell’adozione.
Subito dopo il primo incontro ci siamo sentiti accolti e ci ha stupito la libertà con cui le famiglie parlavano della loro esperienza senza censure fatiche e difficoltà ma certe del cammino intrapreso.
Abbiamo continuato a seguire gli incontri e l’anno successivo abbiamo partecipato al mini corso sull’adozione andando sempre più a fondo su quella che poteva essere la strada per noi.
Nel 2020 eravamo pronti a presentare la domanda ma il lockdown ci ha bloccato; quella è stata un’occasione per noi per ridarci le motivazioni della scelta che stavamo facendo e prendere più coscienza del passo che stavamo per fare.
A giugno con la riapertura del tribunale siamo riusciti finalmente a consegnare la domanda e desiderosi di essere accompagnati nella fede abbiamo deciso di recitare le orazioni di Santa Brigida che hanno la durata di un anno.
A settembre abbiamo iniziato i colloqui con i servizi che si sono conclusi positivamente a febbraio, sempre accompagnate e supportate dagli incontri e delle amicizie che nel frattempo si erano costruite con alcune famiglie dell’associazione.
Il 19 luglio abbiamo ricevuto una mail dal tribunale per un incontro “conoscitivo”; il giorno dopo abbiamo fatto il colloquio con il giudice e avendo capito che in realtà si poteva trattare di un possibile abbinamento, la sera ci siamo recati in chiesa per affidare quel momento. Li, sfogliando un libro con i santi del giorno, ci ha colpito che il venerdì di quella settimana cadeva la ricorrenza di Santa Brigida e il giorno successivo sarebbe stato San Charbel (santo libanese) a cui un nostro amico ci aveva detto di affidarci nel periodo della ricerca.
Dopo una settimana di silenzio siamo stati ricontattati dal giudice e successivamente dall’assistente sociale che ci ha portato a conoscere nostro figlio che aveva circa un mese e si trovava in ospedale.
A distanza di tre anni grati per il grande dono che è nostro figlio abbiamo deciso di presentare una nuova disponibilità all’adozione.
Inaspettatamente ci siamo ritrovati con i servizi sociali contrari e il percorso è risultato essere più difficile e faticoso ma in questo periodo abbiamo fatto esperienza di un luogo che ci aiuta a guardare le ferite e abbraccia le fatiche, dando una prospettiva di bene in ogni circostanza che ci sono date da vivere: questo significa per noi far parte di Famiglie per l’Accoglienza.
Grazie per la vostra amicizia.”