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Gli intrecci di quella gratuità nella mostra a Bologna

 

Non erano calcolati i molti “intrecci” nati grazie alla tappa bolognese della mostra “Non Come ma Quello” (dal 25 maggio al 2 giugno a Bologna). In primis l’ospitalità in un luogo di straordinario rilievo storico, religioso e artistico. Ovvero il convento di San Domenico, dove riposano le spoglie del santo. Il priore, padre Fausto Arici, ha spiegato che aver accolto la mostra nel chiostro risponde al desiderio di fare diventare la Basilica bolognese sempre più un luogo per la città e le sue espressioni più vive. Ma più ancora, da teologo morale, ha spiegato che aver incontrato la realtà di Famiglie per l’Accoglienza, che non conosceva, gli ha fatto rammentare che il vertice dell’etica è proprio nell’accoglienza.

Così la mostra – nata all’inizio con le opere di 14 artisti, in occasione dei 40 anni di associazione – è diventata volano per coinvolgere altri sette artisti, bolognesi ed emiliani.

A tutti è accaduto qualcosa, incontrando famiglie amiche che fanno affido di minori o li adottano.
L’hanno raccontato, nell’inaugurazione del 25 maggio, tre di loro.

Marina Lorusso, fotografa, si è sentita più madre responsabile, dopo essersi cimentata nella sfida di trovare una immagine che rappresentasse quello che aveva visto e percepito. Da artista della creta, Claudia Tosi ha usato la sua arte, il suo modellare la “terra”, per mostrare quale amore sia alla radice di queste accoglienze (tanto da spiegare – quasi una metafora della vita – che non c’è da preoccuparsi se si presentano crepe nella scultura, proprio perché nata dalla terra). Laura Pierro, pittrice, si è subito sentita parte della famiglia che ha incontrato, avvertendone l’energia, la luce e la positività (rendendo questa sua sensazione nell’immagine di una grande albero retro-illuminato, nel cui tronco emergono, in un grande abbraccio, le figure stilizzate della famiglia incontrata).

Naturalmente non potevano mancare, nell’inaugurazione guidata dalla giornalista Michela Conficconi, le parole e i ringraziamenti di Luca Sommacal, presidente nazionale di Famiglie per l’Accoglienza, e del presidente regionale, Paolo Baldisserri.