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Festa di fine anno Famiglie per l’Accoglienza di Bergamo: il racconto di Lucia

Domenica 28 maggio ad Urgnano, le famiglie per l’Accoglienza di Bergamo con amici e simpatizzanti si sono ritrovate, presso il Santuario della Basella, a festeggiare la conclusione dell’anno sociale dell’Associazione. Titolo della giornata: “Famiglia: sguardo oltre se stessi”.

Quasi 200 persone tra adulti e bambini hanno condiviso insieme un’intera giornata, con il desiderio di vivere i gesti proposti come occasione per scoprire di cosa ha bisogno ciascuno di noi per poter essere felice, scoprendosi voluto e amato.
A partire dalla testimonianza di Marco e Fausta, una famiglia adottiva di Paratico, con la sua storia carica di dolore, di perdono e di tanto amore da non riuscire a trattenere le lacrime, ogni momento della giornata è stato uno spettacolo per gli occhi e il cuore.

La cura che emergeva anche nei più piccoli particolari era segno evidente di quanta attenzione vi fosse gli uni per gli altri, di quanta bellezza si volesse far trasparire, perché la compagnia che le Famiglie per l’Accoglienza si fanno nella quotidianità della loro vita potesse essere qualcosa di desiderabile per tutti.
Dalle tavole imbandite con tovaglie colorate e girandole di carta alle pietre dipinte e ai disegni sulla famiglia realizzati dai bambini; dal video delle famiglie adottive sul percorso fatto insieme ai propri figli durante l’anno, alla Santa messa accompagnata dai canti del coro, fino all’omelia del rettore del Santuario che ringraziava i presenti per la loro testimonianza, in un mondo che sta smarrendo il senso della vita e dei legami familiari come luogo di bene; dal pranzo condiviso allo spettacolo per bambini – “Il volo delle rondini” de “La Compagnia Bella”-, ai momenti di gioco libero dei più piccoli sotto la cura attenta dei ragazzi più grandi: tutto esprimeva il desiderio di far emergere, anche nelle pieghe del più piccolo particolare, il cuore grande che vive nell’esperienza dell’Associazione.

Famiglie come tante, ma con lo sguardo “oltre se stessi”, come diceva il titolo della giornata, uno sguardo alla ricerca di ciò che permette di andare oltre il limite mio e dell’altro per affermare il vero bene, uno sguardo che sostiene la vita e la rende bella, dentro le fatiche e le sofferenze che ciascuno può incontrare nel suo cammino.

Lucia