Una grande famiglia che ci riaccoglie alla fine di una lunga giornata faticosa
26.03.2022 Giornata di convivenza di un gruppo di famiglie della nostra associazione in Svizzera romanda.
“E ricordiamoci che di tutte le forme di accoglienza quella più delicata è quella di sé stessi; dunque come amici, sostenetevi anche in questo”. Con queste parole ci ha salutato al termine del nostro incontro una delle suore dell’ordine di Bethléem, che da circa 20 anni vive al monastero di Montsvoirons a Boëge, in Francia, insieme alla sua comunità.
L’abbiamo incontrata in una delle sale dedicata all’accoglienza di famiglie e pellegrini che da tutte le regioni vengono a vivere un momento di pace e affidamento e dove ci siamo dati appuntamento per una giornata di convivenza.
Ci siamo consegnati a vicenda le nostre storie raccontando a lei, ma in fondo anche un po’ recuperandole a noi stessi, le nostre esperienze di accoglienza e spiegando anche come la realtà di Famiglie per l’Accoglienza abbia preso i tratti di una nuova compagnia anche in Svizzera Romanda da circa 2 anni. Famiglie che si sono ritrovate a condividere l’esperienza dell’accoglienza percorrendo strade anche molto diverse tra loro, ma accomunate dal profondo desiderio di allargare il proprio cuore e la propria casa all’altro.
Un momento di memoria della strada fatta insieme in soli due anni che ci ha fatto riaccorgere di tutta la bellezza di questa compagnia. Profondamente grati di quanto ricevuto, abbiamo pregato insieme nel Santuario, affidando alla Madonna l’amicizia tra di noi e le intenzioni di ciascuno.
Nessuno elimina la fatica e la sofferenza che molte storie portano con sé, ma questa compagnia ci sembra sempre più il luogo privilegiato dove esse possano – in modo anche misterioso – riposare e trovare pace. Come fosse, appunto, una grande famiglia che ci riaccoglie alla fine di una lunga giornata faticosa e, semplicemente, è li per noi: è lì per chi si trova a vivere nell’entusiasmo per la pienezza dei doni ricevuti, per chi si sente stanco a causa delle prove richieste da alcuni percorsi, per chi è più avanti nel cammino e diventa un testimone a cui guardare.
Così, in questa compagnia, tutte le difese e la corazza che a volte ci ritroviamo, anche inconsapevolmente, ad indossare possono finalmente cadere: siamo a casa.