“A volte, nella nostra storia, basta accogliere semplicemente un invito”
“Tutta la vita e la pienezza di incontri, anche in modalità remota, vissute durante l’anno si sono riversate nel desiderio di vivere alcuni giorni di vacanza con persone amiche di Famiglie per l’Accoglienza”. Il racconto di Maria Elena
Avevo infatti il desiderio di condividere il tempo libero e lo spazio così prezioso delle vacanze con qualcuno che facesse parte della nostra storia.
Tutto è partito con l’occasione della cena a Chiavari a casa di Rosy con Giuse, e molti racconti su come è nata la storia di Famiglie per l’Accoglienza in Liguria.
Poi l’apice è stato la vacanza in Abruzzo con Giancarlo, Sandra di Vasto, Marco di Pescara, Enrico e i loro amici, scandita da gite in luoghi belli e suggestivi, spiegati nel dettaglio rispetto alla portata artistica, storica e religiosa.
Giornate vissute al mare insieme, raccontandosi a bordo acqua le storie dolorose di affidi ed accoglienza, ma ritrovandosi poi nella convenienza di questa strada.
Infine la cena di chiusura delle ferie a Rapallo con Luca e Laura, Rosy e Giuse, ad ascoltare i racconti dei figli accolti a casa Orlando.
Quanti dialoghi significativi sui nostri figli, su di noi, sulle nostre ferite e domande insaziabili, sempre rilanciate e mai chiuse nella vita dell’associazione.
Ho in mente i volti le espressioni, i sorrisi, come se fosse un filo di proseguimento di quanto leggevo nel libro” Il Bene che permane”.
Dialogo, lettura, natura, bellezza, compagnia .
Sono così grata che quest’anno la vacanza abbia assunto questa intensità che ha coinvolto, man mano, anche mio marito in una serie di rapporti nuovi dove ha trovato spazio anche per sé e per la propria storia, con grande libertà.
In particolare a fine luglio abbiamo vissuto con Giancarlo, Marco Mazzi e i loro amici fraterni una giornata indimenticabile, visitando alcuni eremi e il Santuario di Manoppello che ha impresso nella mia memoria lo sguardo di Cristo appena risorto visibile nel telo santo.
Vedere quel volto insieme ad amici cari è stata una esperienza unificante di fede e carità.
Mesi fa Giancarlo alla fine di un direttivo mi aveva detto : perché non vieni in Abruzzo questa estate?
E io ho accolto il suo invito con curiosità e mi sono sentita accolta.
A volte, nella nostra storia, basta accogliere semplicemente un invito, cedere ad una preferenza, seguire un’intuizione di bene e la convenienza è sperimentabile.
Maria Elena