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Invito alla lettura: Un albero al contrario, di Elisa Luvarà

“Una ragazza senza radici. E una famiglia come nessun altra.” Proponiamo la recensione di un romanzo, consigliato per adulti e ragazzi.

“Il mio albero è al contrario, le mie radici, simili a rami neri e bitorzoluti, dondolano e si muovono in balia del vento, decise a restare in vita e offrono sostegno ai passerotti di passaggio in cambio di un po’ di compagnia. Le mie radici assorbono il loro nutrimento da ciò che gli uccelli e il vento ci lasciano sopra, per pura gentilezza. Il mio albero, senza queste attenzioni, non potrebbe sopravvivere. E’ sotto terra, però, che si trova la parte più bella. Sotto terra c ‘è il centro nascosto dell’albero, il cuore nodoso e tormentato di cui nessuno sospetta”.
Così si descrive Ginevra nell’ultima pagina del libro. Lei, bambina di 12 anni, dopo essere stata rifiutata dalla famiglia a cui era stata affidata all’età di quattro anni, trascorre un periodo in comunità e adesso è pronta a conoscere una nuova famiglia, è disposta ancora a farsi sorprendere dalla vita. E’ la comunità il cuore della narrazione, questa casa molto speciale, abitata da ragazzini stravaganti e da educatori e volontari appassionati, dove la solitudine è vinta e il coraggio di affrontare la realtà è ritrovato.
Un romanzo duro e insieme pieno di tenerezza, di dolore, ma anche di grande umanità e speranza, che ha il pregio di essere scritto da chi quelle esperienze le ha vissute per davvero. Adatto per adulti e ragazzi.

Elisa Luvarà, Un albero al contrario, Rizzoli Editore