Invito alla visione: La musica nel cuore (2007)
In questo periodo di emergenza sanitaria, offriamo il suggerimento di alcuni film che trattano il tema dell’accoglienza, adatti alla visione in famiglia: ecco una recensione di “La musica nel cuore”, film del 2007, suggerito per tutta la famiglia
Un amore viscerale per la musica, una sensibilità innata per il sonoro: l’orecchio di un tredicenne filtra i suoni che capta dal mondo in una magica sinfonia, come un sottofondo musicale di ogni cosa lo circondi.
August Rush è l’avventura di un bambino, lo straordinario Freddie Highmore (il piccolo di La fabbrica di cioccolato e Neverland), che scappa dall’orfanotrofio per cercare i suoi genitori, convinto di sentirli e di comunicare con loro attraverso un “filo rosso” di rumori su cui concentra tutta la sua attenzione. In effetti il dono di August Rush proviene dall’unione di due grandi talenti: il piccolo prodigio è nato da un incontro notturno, fortuito quanto irripetibile, tra due musicisti di successo: lui è un enigmatico e affascinante cantante rock e lei una violoncellista della Jiulliard Academy. August non è stato però rifiutato dai genitori, infatti il padre è ignaro della sua esistenza e la madre lo crede morto, mentre è stato dato in affidamento di nascosto. La ricerca delle sue origini a tutti i costi porterà il bambino, con l’aiuto straordinario della musica, a vivere un viaggio emozionante. Seppur centrato sul dono della musica e su valori quali l’impegno, la fiducia e la determinazione, questo film è un bel “assist” per rifletter quanto sia determinante, nella vita di ciascuno, il recupero della proprie origini.
Regia: Kirsten Sheridan
Cast: Freddie Highmore, Keri Russell, Jonathan Rhys-Meyers e Robin Williams