Carla “mamma dell’anno”!
Carla riceve un premio per la storia di accoglienza. L’occasione diventa momento di incontro
Il 23 aprile riceviamo l’invito ufficiale, da parte della Famiglia Bosina, associazione molto conosciuta a Varese, che ha lo scopo di salvaguardare le tradizioni della città e che organizza alcuni eventi caratteristici, per partecipare, il 5 maggio in occasione della Festa Patronale, alla Messa solenne in Basilica, al termine della quale sarà consegnato a Carla il riconoscimento di “Mamma dell’anno”.
Non ci resta che organizzarci per l’occasione, anche perché la stessa mattina uno dei nostri ragazzi riceverà la Prima Comunione. Una parte della famiglia accompagna Carla a Varese, mentre l’altra parte fa compagnia a Christian.
Al termine della messa il Regiù, il presidente, Luca Broggini, legge le motivazioni che li hanno portati a decidere di consegnare questo premio a Carla, sottolineando come, da diversi anni, lei, insieme alla sua famiglia, si sia resa disponibile alle richieste di accoglienza di bambini e ragazzi in difficoltà, fino ad avviare una casa-famiglia, dalla quale, ad oggi, sono passati circa trenta minori e che attualmente accoglie sei bambini, oltre ai due in affido alla famiglia. “Questa esperienza è una chiara testimonianza” sottolinea il presidente “di come l’accoglienza sia una realtà possibile per tutti aprendo il proprio cuore”.
E’ stato un bel momento in cui, alla fine, Carla ha ricevuto applausi, abbracci, congratulazioni e incoraggiamenti a continuare da parte di molti dei presenti, in particolare dal Prevosto, mons. Luigi Panighetti, dal sindaco Davide Galimberti (amico della comunità fin da quando ci aveva seguito come avvocato per la ristrutturazione della casa), e da Giovanni Verga, che aveva ricevuto la mattina un altro riconoscimento per gli studi e la cura della leucemia, e che ora abbracciava emozionato e riconoscente Carla.
Commovente anche la risposta di tre amici di pallanuoto del nostro ragazzo quindicenne in affido, presenti con le loro famiglie, che hanno dichiarato che non si sarebbero persi per niente al mondo questo evento, che riguardava la famiglia del loro amico.
Siamo stupiti e grati perché questo premio è sicuramente il riconoscimento per l’energia travolgente che, in questi quasi vent’anni, Carla ha profuso in quest’opera di accoglienza, in cui ha coinvolto tutta la famiglia con la sua grande forza di fede e con il suo grande cuore. Ma c’è anche la consapevolezza di come il Signore abbia in tutti questi anni sostenuto e convertito le nostre povere persone, proprio attraverso la vocazione all’accoglienza e la possibilità di praticarla ed è questo, soprattutto, che diventa testimonianza al mondo della carità di Cristo per gli uomini.
Francesco