Milano. Una corsa per scoprire «chi ci dona a noi stessi»
La maratona come occasione di raccogliere fondi per “Famiglie per l’Accoglienza”. Dall’organizzazione al dover «rendere ragione pubblicamente della scelta delle nostre vite». Fino al correre: «Tutto ci ha rimessi davanti all’origine di ciò che siamo».
La lettera di Maria Elena pubblicata su Clonline.org
Domenica 7 aprile si è corsa la Milano Marathon, la città si è fermata di fronte allo spettacolo di oltre 108 onlus che si sono sfidate con le loro squadre a sostegno di progetti sociali collegati a performance sportive. Da quest’anno non era possibile partecipare singolarmente, ma serviva associarsi a una non profit e correre a supporto di un progetto. Ciascuna onlus ha, quindi, aperto una raccolta fondi chiedendo alle proprie squadre di quattro runner, che si sarebbero alternati nella corsa, di contribuire facendosi loro stessi promotori della causa. Nel caso di Famiglie per l’accoglienza si è scelto il progetto “I figli della speranza”, quello dei bimbi ucraini che verranno ospitati da alcune famiglie in agosto. Alla partenza, l’associazione aveva 16 squadre, 64 corridori e uno stand colorato, pieno di torte fatte in casa e di bambini.
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