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Milano Marathon: l’aperitivo di lancio e tanti incontri.

Il 21 marzo, in una location da tipico locale stile happy hour milanese, “qualcosa è accaduto”. Il racconto di Maria Elena.

Giovedì 21 marzo l’aperitivo di lancio della Milano Marathon per Famiglie per l’accoglienza, a supporto del progetto “In corsa per i figli della speranza”. Quest’anno infatti abbiamo deciso di aderire a questa iniziativa sportiva e di raccolta fondi, sostenendo i progetti della nostra associazione, e saremo quindi presenti il 7 aprile nella kermesse milanese sportiva e sociale. In una location da tipico happy hour milanese, i “7 Luppoli Birra e cucina”, qualcosa di speciale è accaduto per me e per molti: l’incontro di 64 runner che hanno deciso di correre per Famiglie per l’Accoglienza e sostenere il progetto. Presenti anche  alcuni sponsor colpiti dal sorriso e della gioia di chi tra di noi vive l’esperienza di accoglienza e dagli altri supporter comunque motivati a condividere il bene di questo percorso.

La serata è stata un susseguirsi di racconto della nostra vita ed esperienza, tramite video, fotografie e dalle parole, pacate, di Silvia e decise di Daniele, che accolgono da 3 anni una ragazza, che viene dall’Ucraina. Poi c’è stato il tifo tra le 16 squadre, un po’ di sana competizione per chi raccoglie più contributi tramite la piattaforma di Rete del dono. E tanta allegria.

Per chi tra noi si è coinvolto in questa sfida, qualcosa sta cambiando: nuovi rapporti nati, un clima di reale comunione tra famiglie con esperienze diverse – affido, adozione e accoglienze – una raccolta fondi complessiva che va oltre i 12.000 euro ed è destinata a crescere (c’è tempo per donare fino al 7 maggio).

L’accoglienza parla di una dimensione di gratuità che ci ha preso il cuore e le vite, e che, in un contesto assolutamente laico e normale, abbiamo voluto raccontare. E questo genera gratuità, di coinvolgimento, di condivisione, di passaparola e di donazione. E come dice la frase di un nostro donatore: “Gratuitamente ricevo, gratuitamente do! E dando, quel che ricevo è di più!”. Forza runner, correte con tutto questo nel cuore!