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“Io non faccio esperienze di accoglienza”. Ma poi..

Da un cammino di amicizia, il racconto dell’avventura di accoglienza di Daniela.

Daniela fa parte attivamente dell’Associazione da anni, non come madre affidataria o adottiva, ma per il suo valido aiuto dato alla segreteria. Per questo spesso aveva detto “Io non so bene cosa ci sto a fare qui…io non faccio esperienze di accoglienza!”. Poi accade una cosa nuova, risponde ad una segnalazione e inizia il sostegno a M., 10 anni, in alcuni pomeriggi. “L’ho seguita per circa due anni – racconta – aiutandola a fare i compiti e facendole compagnia nelle giornate in cui  la mamma si occupava del fratellino più piccolo, ammalato. Giunta alla scuola media M. ha potuto frequentare tutti i pomeriggi un centro educativo ed io ho continuato a vederla saltuariamente, la domenica o in qualche occasione particolare.

M. ha conosciuto l’oratorio del nostro paese, e anche se la famiglia (albanese) non è praticante, ha voluto frequentare il catechismo. Così fino all’incontro con il Papa lo scorso giugno, ci ha detto M.: “Ho provato a mettere in pratica quello che ci ha detto il Papa e sono cambiata”. Quest’anno ha scritto al Vescovo per chiedere la S.Cresima e nella notte di Pasqua ha ricevuto Battesimo ed Eucarestia e mi ha chiesto di farle da madrina.

In questo cammino di amicizia sia io che M. abbiamo ricevuto tanto, e tutto per lei è stato un dono all’interno di una comunità che l’ha accolta, anche se la conosceva appena.”