Una dimora accogliente
L’editoriale di Marco Mazzi, presidente di Famiglie per l’Accoglienza, nella Lettera Periodica 104.
Ci sono due parole preziose per la nostra storia: povertà e condivisione, in particolare condivisione come modalità nuova del rapporto tra le persone.
Don Giussani ne ha tratteggiato alcune caratteristiche. “La prima è l’affermazione dell’altro perché c’è e come è. Non per un tornaconto nostro, per un calcolo nostro; o come lo vorremmo noi. Affermazione dell’altro come è, perché c’è: questa è la vera stima dell’ uomo. La seconda è la condivisione dei bisogni. È attraverso il bisogno che l’uomo è spinto al suo destino, attraverso il bisogno impara che gli manca qualche cosa. Condividere il bisogno vuol dire sorprendersi presenza amorosa a cui interessa il destino dell’altro come se stesso” (Luigi Giussani, Si può vivere così, Rizzoli, Milano 2009 – pag. 350).
Cosa significa questo per un’esperienza come la nostra?