“Grazie perché ci avete accolto nelle vostre vite”
Famiglie in compagnia, 175 persone in gita all’Isola di Pellestrina lo scorso 28 maggio.
Don Robert: “per ogni uomo è importante amare ed essere amato”.
Pur essendo a fine maggio, il sole è quello battente di luglio. In compenso, una brezza continua rende la giornata piacevole, allontanando l’afa. Condizioni ideali per la gita a Pellestrina, all’estremo sud del litorale della laguna veneta. A bordo della motonave siamo in 175: aderenti alle Famiglie per l’Accoglienza del Veneto, parenti e amici.
Una giornata insieme per godere della bellezza del paesaggio e ringraziare il Signore dei doni che ci ha fatto. Si comincia perciò con la Messa sotto un tendone, nel centro sportivo del paese. Più volte nell’omelia don Robert, sacerdote africano, ricorda che “per ogni uomo è importante amare ed essere amato”. Aveva un testo scritto, come ogni domenica, ma provocato dalla presenza delle nostre famiglie e dei nostri bambini accantona il testo per parlare a braccio. “Spero di celebrare presto ancora per voi”, dice al termine. Si rimane sotto il tendone per il pranzo a sacco, poi subito dopo è il momento di una breve testimonianza.
È Enea di Padova a raccontare del percorso vissuto con la moglie Giulia, di una prima gravidanza non andata a buon fine e della trama di incontri, soprattutto quello con suor Paolina, badessa del monastero fondato nella Repubblica Ceca dalle Trappiste di Vitorchiano.
“Perché il dolore di questa perdita? Porterà frutto?”. Lo svolgersi dei fatti e i consigli di madre Paolina portano Enea a interessarsi di una comunità per minori padovana e ad “essere scelto” da un bimbo di cinque anni tetraplegico.
Gli operatori sono stupiti, assieme ad Enea il bimbo fa passi da gigante. Che sia questa la strada? Il Signore quando indica una direzione non fa mancare il suo aiuto e “il segno semplice, chiaro e veloce” che Enea e Giulia chiedono arriva, attraverso il discreto suggerimento di un’operatrice. Oggi la loro vita con lui è ritmata da fisioterapia, trattamenti, logopedia, cure le più varie, ma ha il sapore della pienezza, di un sì a un’attrattiva a cui è bello cedere.
Ci sono ancora due ore per godersi le bellezze dell’isola, alcuni puntano direttamente alla vicina spiaggia e all’acqua limpida e tiepida, altri visitano il paese, guidati da Giovanni Scarpa e dagli altri amici di Pellestrina, che si sono fatti in quattro per accogliere al meglio i visitatori. Tappa principale della visita è il settecentesco Santuario della Madonna dell’Apparizione, dove la Vergine Maria parlò a un ragazzino, Natalino Scarpa di Zuanne detto il Muto.
Alle 17.30 si risale sulla Raffaello, gli occhi pieni del sole della laguna. Sono giornate in cui si ricaricano le batterie, come si suol dire. Il perché, qualche ora dopo, lo spiega il messaggio di un’amica che ci incontra per la prima volta: “Grazie a te e a tutti gli altri che ci avete accolto nelle vostre vite”.