Adolescenti, incontro con Adele Tellarini: “L’adesione al destino si realizza nell’adesione calma alle circostanze”.
Abbazia di Mirasole: una giornata sull’accoglienza familiare. Ospitata dall’abbazia l’assemblea dei responsabili nazionali di Famiglie per l’Accoglienza. Incontro con Adele Tellarini: “L’adesione al destino si realizza nell’adesione calma alle circostanze”.
Sabato 18 marzo, in una luminosa giornata di anticipo di primavera, l’Abbazia di Mirasole ha riconfermato la sua vocazione all’accoglienza ospitando per la prima volta nei propri spazi l’assemblea nazionale dei responsabili regionali di “Famiglie per l’Accoglienza”. Oggi l’associazione è presente in molte regioni d’Italia, in Svizzera, Romania, Spagna.
L’assemblea, introdotta dal presidente nazionale Marco Mazzi, ha messo a tema l’accoglienza degli adolescenti a rischio. Guidava l’assemblea anche la dott.ssa Adele Tellarini, direttrice di Casa Novella, una casa di accoglienza di Castel Bolognese (RA) che accoglie giovani donne in difficoltà e disabili psichici gravi. Serrato il dialogo con le famiglie sulla natura della sfida portata oggi dagli adolescenti, una domanda diretta e una provocazione positiva alla capacità di speranza degli adulti chiamati a stare davanti a questi giovani.
Adele ha iniziato citando Papa Francesco: ” ‘Non si impara a sperare da soli’, cioé siamo dentro ad un’avventura, non c’è un esperto che ogni giorno ti dica cosa fare, la nostra è una compagnia reciproca per approfondire la sfida dell’accoglienza. Che ha anche la caratteristica dell’adeguamento, della condiscendenza verso l’altro”.
Davanti alle testimonianze anche dure portate da alcune famiglie, Adele Tellarini ha rilanciato con forza il tema della speranza verso i minori accolti: “A volte quelli che ci fanno fare più fatica sono quelli che ci danno il regalo più grande. Perché ci costringono a cambiare. Luigi Giussani una volta ha detto: ‘L’adesione al destino si realizza nell’adesione calma alle circostanze’. A volte i genitori devono limitarsi ad una compagnia discreta ed ascoltare le parole di questi figli. Ascoltare il loro linguaggio verbale ed ascoltare il loro linguaggio emotivo”.
Casa Novella è a Castel Bolognese (RA) e accoglie giovani donne in difficoltà e disabili psichici gravi. Prende il nome dalla fondatrice Novella Scardovi, che morì tragicamente nel 1996, appena dopo avere portato a compimento la costruzione della Casa.