Capodanno: una convivenza desiderata, compagnia alla vita
8 famiglie in vacanza insieme. Tutto ha inizio dal desiderio di tre mamme di passare due o tre giorni insieme per il Capodanno. Ma la casa non si trova. Si ‘sguinzagliano’ allora gli amici e dopo una lunga ricerca, quando ormai si pensava di non trovare più niente, ecco un ex albergo con 12 stanze, in autogestione. A qualcuno sembra un segno del destino e una cosa grande.
Il desiderio di tre mamme e circostanze fortunate. Nasce la vacanza di alcune famiglie che decidono di seguire questi stimoli: ne nasce una bellissima convivenza con 8 famiglie di Rovereto, Trento e Padova, in totale 35 persone di cui 10 bambini e ragazzi accolti. Ad ognuno è chiesto di essere protagonista, di costruire insieme questa mini vacanza, di portare desiderio e passioni.
Ne nasce una esperienza splendida: una gita al Parco Naturale a vedere i cervi, un laboratorio di biscotti, un’altro degli smalti, il pattinaggio sul ghiaccio, l’incontro con Valentina e Giacomo, canti, pranzi e cene luculliane. Ognuno prepara quello che gli piace, dentro un ordine condiviso. Giorgio, 60 anni, entra in cucina e si commuove: 12 persone che lavorano umili e felici senza pestarsi i piedi. Già questo a volte ha del miracoloso! All’ultimo dell’anno si uniscono tre famiglie per poter condividere almeno quel giorno.
Dal desiderio semplice, ma preso sul serio, è nata una condivisione della vita quotidiana, un confronto sulle provocazioni, come l’accoglienza ci insegna, che ha fatto nascere una vacanza semplice che ha scaldato il cuore a molti.
Roberta, gennaio 2017