Riscoprire la bellezza della compagnia
Tre giorni al mare, una brevissima vacanza in effetti. Ma per il gruppo di famiglie toscane dell’Associazione che si sono ritrovate per trascorrere insieme un week end a Marina di Bibbona è stata un’esperienza molto intensa.
Condividere momenti di riposo, di gioco, di preghiera, con figli grandi e piccoli, tranquilli e non, è stato per tutti l’occasione per scoprire o riscoprire qualcosa di importante.
“Mi ha sorpreso quanto sia stato più lieto e semplice vivere la mia vita personale e familiare – racconta Chiara – stando in mezzo ad una comunità di amici. Parlo di tutte le cose semplici che abbiamo fatto, dalla preghiera al mattino, al giocare al mare con i bambini, al momento del pasto. Mi sono spesso ripetuta, in silenzio, in questi giorni che sarebbe bello se potesse sempre essere così. Altro che vivere la vita da soli, senza l’invadenza degli altri. Viva una invasione del genere!”.
Barbara aggiunge: “Di questi giorni ci portiamo nel cuore fotografie di famiglie formate da un meraviglioso progetto divino di sliding doors: i singoli individui – uomini, donne, bambini in cerca di amore – che eravamo prima si trovano oggi ad essere famiglie in cammino per le quali non possiamo far altro che ringraziare”.
“Dopo tanti anni attesi a desiderare di poter portare un figlio in un luogo come questo– dice Martina, che ha da poco in adozione il piccolo C. -, finalmente ho potuto vedere mio figlio nella nostra compagnia sereno e felice di esserci”.
Daniela sottolinea:“E’ stato commovente il modo di stare insieme dei ragazzi più grandi in questi giorni. Ho guardato e goduto della premura che hanno avuto verso i più piccoli, il rispetto con cui hanno trattato i gesti semplici delle giornate. Hanno aderito alla vacanzina con una delicatezza particolare”
Conclude Stefania: “La familiarità che condividiamo è fuori dal comune, o meglio, è proprio una cosa fuori dal mondo! Penso che chi ci ha visto in questi giorni di vacanza non possa non essere rimasto colpito dal nostro modo di stare insieme, un modo che io desidero fortemente per me e per tutti”.