Dopo la presentazione del libro “Il miele e la neve”: Nessuno è perduto per sempre…
L’occasione di partecipare alla presentazione del libro “Il miele e la neve” – dello scorso 3 Dicembre – si è tramutata in un interessante incontro con persone e fatti. Alcuni spunti di Rossano
Rossano Santuari, introducendo l’incontro ha detto:
«Sono davvero molto grato della possibilità di presentare questa serata. I motivi sono sostanzialmente due. Il primo è stato la possibilità di conoscere l’esperienza della comunità Pars ed il secondo, non meno importante, aver colto lo stupore dell’autore, Salvatore Abruzzese, per l’incontro con tante delle persone passate da questa comunità, che nel libro sono restituite con tratti splendidi, vivaci e densi di curiosità. Oggi viviamo in una società ed in una cultura che tendono a farci vedere sempre più ciò che manca rispetto a ciò che c’è; tanto più quando si parla di disagio e di disagio giovanile. Così vengono sopiti, anestetizzati termini di esperienze quali la speranza e il desiderio di qualcosa di bello, di giusto, di vero, di buono da trovare negli altri, nelle cose e in se stessi.
Questo libro mi pare che sia riuscito in sintesi a riconsegnare a ciascuno la propria umanità attraverso un cammino, una strada, un percorso. Cito a pag. 59: ‘Non si ritorna al mondo per essere qualcosa di diverso da quello che si è, ma si rientra nel mondo per essere veramente ciò che si è, ciò che si ama essere e che la droga aveva illuso, sviato e deviato’».