Nell’accoglienza siamo testimoni della rinascita della persona
Dalla Lettera periodica 97, l’editoriale firmato dal presidente di Famiglie per l’Accoglienza Marco Mazzi
Ci sono momenti in cui solo una vita riesce a farsi avanti e toccarci davvero nella confusione, nella solitudine in cui si frammenta la nostra persona e la nostra giornata. Ce ne accorgiamo alla sera o in un attimo di silenzio, quando guardandoci dentro percepiamo un disagio, una nostalgia, il senso di una mancanza. “Chi sono? Cosa mi rende felice davvero? Che esperienza sto facendo?”. Viene in mente il titolo del Meeting per l’amicizia tra i popoli di quest’anno, “Di che è mancanza, questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno?”, tratto da una poesia di Mario Luzi. E viene da chiedersi: cosa c’entra tutto questo con l’accoglienza, con il nostro modo di viverla, con il contributo che stiamo cercando di portare in questo particolare momento storico?