Di che mancanza è questa mancanza, cuore, che ad un tratto ne sei pieno?
Sarà stato che ieri per la prima volta dopo anni, l’incontro del gruppo affido, non si è svolto nella sala parrocchiale, ma a casa di uno di noi.
Sarà stato che ieri, alcuni non hanno avuto paura di mostrare le proprie ferite.
Sarà stata la presenza di una nuova coppia che ci ha incontrato attraverso il sito internet.
Sarà stato il tutto messo insieme, ma ieri è stato evidente, quello che il poeta Mario Luzi, dice in una poesia: “Di che mancanza è questa mancanza, cuore, che ad un tratto ne sei pieno?”.
Le difficoltà emerse nel relazionarsi con gli enti, di chi con tanto amore intraprende il percorso dell’affido, tutto il nostro tentativo di aiutarci su queste problematiche e, tentativamente, di scoprire il “tesoro” che si cela in ogni esperienza anche dura, portano sempre allo stesso punto, alla stessa domanda: “Ma cosa è questa mancanza?”, cos’è questa assenza che si impone talmente tanto da essere segno di una pienezza?
Di fatto dopo la cena, nessuno è andato via triste o crucciato. Anche quei volti tesi all’arrivo, si erano tutti rilassati. Anche la nuova coppia non sembrava spaventata, anzi si è implicata tantissimo, decidendo di rimanere a cena senza averlo preventivato.
E’ la sorpresa della gratuità, che paradossalmente supera come esperienza di pienezza tutte le possibili avversità e difficoltà.
Errico