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Noi ed i nostri figli: il bisogno di essere accolti

All’ultimo incontro del Gruppo Famiglie di Bergamo abbiamo messo a tema – dice Simona – lo stretto legame tra inadeguatezza ed affettività partendo dalle spirali negative che si instaurano a seguito delle provocazioni dei nostri figli.

TESTIMONIANZA SIMONAÈ stato molto significativo per me realizzare quanto simili siano le dinamiche che si vengono a creare, partendo da situazioni e protagonisti diversi e capire quanto le provocazioni dei nostri figli generino in noi reazioni molto forti.

Ci sentiamo rifiutati, quello stesso sentimento di rifiuto con cui la maggior parte dei nostri figli deve fare i conti tutti i giorni. Spesso siamo bloccati dentro queste spirali negative perché ci lasciamo guidare dalla paura che abbiamo per il futuro (cosa mai potrà accadere a questo nostro figlio, quale uomo/donna potrà diventare?) e l’angoscia di perderli non ci permette di andare oltre la provocazione, di fare quel salto di qualità nel rapporto con lui/lei.

Grazie al racconto dell’esperienza di una delle mamme presenti, è stato molto incoraggiante cogliere che la chiave di rilettura è “spostare l’attenzione da quello che proviamo noi a quello che provano i nostri bambini, dare voce ai loro sentimenti, tentare di avvicinarsi a questo diverso atteggiamento” lasciando da parte il proprio io calpestato.

Se noi adulti ci rendiamo conto di avere bisogno di qualcuno che ci ascolti e ci accolga sempre, i nostri figli, che hanno lo stesso bisogno nostro, non riescono a verbalizzare questa esigenza e tanto meno il loro dolore, perciò è nella mossa dell’adulto che il muro dell’estraneità si supera ed il divario tra affettività ed inadeguatezza si riduce. Grazie di cuore per questa compagnia.

Simona